Le mamme e l’agricoltura buona per tutti

Zenabo Ouedraogo, Victorine Nikieman, Nacoulma Yempoaka sono tre delle 47 mamme che partecipano alla produzione dell’orto biologico creato da WATINOMA a Koubri col contributo di Fondazioni for Africa Burkina Faso

“I miei figli – racconta Zenabo Ouedraogo – frequentano la scuola creata da WATINOMA a Koubri, così quando hanno fatto la selezione delle mamme interessate a lavorare nell’orto e alla formazione sulle tecniche agroecologiche, ho voluto partecipare. Non avevo esperienze, in passato ho coltivato cereali, ma ho sempre utilizzato fertilizzanti e pesticidi. Durante la formazione ci hanno insegnato tecniche pulite, che fanno bene alla salute e arricchiscono la terra dandole lunga vita. Non voglio più usare prodotti chimici e incoraggio i miei vicini e parenti a non farlo, spiego loro gli svantaggi. Ed è importante anche mostrare ai nostri figli queste pratiche come fare il compostaggio, ad esempio. Il 30% del nostro raccolto lo usiamo per la mensa scolastica dei nostri figli, il resto è per il consumo personale.”

“Mi interessava molto fare questa esperienza – racconta Victorine Nikiema – e sono molto contenta di parteciparvi. La differenza fondamentale con l’agricoltura tradizionale è che non usiamo nessun prodotto chimico. Ora il cibo che produciamo è sano e pulito e non distrugge la terra. Incoraggio la mia famiglia a smettere di usare i prodotti chimici, spiego i vantaggi dell’agricoltura biologica, dico loro che è buona per tutti noi e per la terra. I miei figli spesso mi seguono nell’orto e vedono come lo facciamo, è importante. E con la mensa biologica si stanno abituando a mangiare cibi sani.”

“Io – racconta Nacoulma Yempoaka – sono la presidentessa del gruppo di donne che coltiva l’orto. Siamo tutte mamme e con i nostri prodotti gestiamo la mensa biologica della scuola dei nostri figli. Ci siamo divise in 5 gruppi e a turno cuciniamo in modo che i bambini possano mangiare cibo buono e sano. Siamo certe che facendo mangiare bene i nostri bambini, ne beneficia anche il loro studio. Coltiviamo pomodori, cipolle, fagioli, riso, melanzane, erba cipollina. Usiamo tecniche biologiche e facciamo il compost per arricchire naturalmente il suolo. Per il trattamento di piante, usiamo solo le foglie di Nimier e peperoncino in polvere. Nessun prodotto chimico.”

Di agroecologia e tecniche di produzione sostenibile parliamo il 24 settembre a Torino, nell’ambito di Terra Madre Salone del Gusto. Con noi produttori dal Burkina Faso e migranti burkinabè in Italia.