Agricoltura e cosviluppo, 25 ottobre Reggio Emilia

Nel 2009, a Ouagadougou, in Burkina Faso, Blandine Sankara ha dato vita all’associazione Yelemani che in lingua dioula significa cambiamento. Yelemani lavora per promuovere e diffondere il valore della sovranità alimentare e per contribuire al cambiamento delle abitudini di consumo e alimentari verso la costruzione di sistemi alimentari sostenibili.

“La sovranità alimentare – dice Blandine Sankara* – è un concetto fondamentale in Burkina Faso, per l’economia del nostro Paese, per la salute della nostra gente e per la nostra cultura.” In Burkina Faso l’80% della popolazione lavora nel settore primario, eppure la percentuale di importazione dall’estero, come ad esempio per il riso, è elevatissima, con conseguenze negative sul reddito dei produttori. Affermare nel Paese il diritto a definire i propri sistemi agricoli e alimentari, a un cibo salubre, culturalmente appropriato e prodotto attraverso metodi sostenibili ed ecologici, significa, in primo luogo, migliorare le condizioni di vita dei piccoli produttori e di conseguenza della popolazione.

“Per raggiungere questo obiettivo – dice Blandine Sankara – è necessario un impegno comune e condiviso dei cittadini, una presa di coscienza e una responsabilizzazione di tutta la comunità.” Da qui lo sforzo di Yelemani per informare i consumatori sulle loro scelte, le responsabilità al momento dell’acquisto di prodotti e l’impatto delle loro scelte sull’economia locale, la salute e l’ambiente.

“Lavoriamo nelle scuole, con i giovani che sono i consumatori di domani. Per far comprendere loro il valore delle nostre produzioni e il ruolo determinante dei consumatori. E lavoriamo con le donne.”  Sono loro – ne è convinta Yelemani – l’anima di ogni possibile cambiamento. E il loro contributo verso la sovranità alimentare è indispensabile. Perché hanno un ruolo centrale sia nella produzione sia nella trasformazione dei prodotti e la loro azione influenza e determina il comportamento delle famiglie e di tutta la comunità.” Con le donne Yelemani fa attività di formazione, promuove campagne di sensibilizzazione e informazione e lavora alla diffusione di orti biologici da loro gestiti.

Blandine Sankara, coordinatrice di Yelemani e sorella di Thomas Sankara, padre della rivoluzione Burkinabè del 1983, domani, domenica 25 ottobre, è protagonista dell’incontro Agricoltura e Co-sviluppo, organizzato da Ottobre Africano a Reggio Emilia, con un intervento su “Biologico e biodinamico in Burkina Faso e in Africa: obiettivi e necessità.”  L’incontro è anche un’occasione per riflettere sul ruolo che i migranti hanno oggi nella costruzione di un cammino comune verso sistemi agricoli e alimentari sostenibili nei Paesi di origine. Ne parlano Abdou Yabré dell’Associazione di migranti burkinabè Abreer, che racconta l’esperienza dell’orto biologico in città e delle attività di formazione avviate, Marzia Sica di Fondazioni for Africa Burkina Faso, che presenta il lavoro intrapreso e i progetti di cosviluppo avviati con le associazioni burkinabè in Italia e Benedict Mundele, giovane imprenditrice congolese in Italia per percorsi formativi. All’incontro interviene l’assessore alla Città Internazionale di Reggio Emilia Serena Foracchia.

*abbiamo incontrato e parlato con Blandine Sankara nella sede di Yelemani di Ouagadougou.