Sfide globali, soluzioni locali, alleanze per il futuro del pianeta e dei sistemi alimentari

Sfide globali, soluzioni locali, alleanze per il futuro del pianeta e dei sistemi alimentari: una settimana di eventi di portata internazionale a Milano, in vista del 16 ottobre Giornata Mondiale dell’Alimentazione.

Nella settimana centrale rispetto alla riflessione sul futuro del pianeta e dell’alimentazione e dell’Esposizione Universale, Fondazione Cariplo ospita, il 13 e il 14 ottobre, in collaborazione con la Compagnia di San Paolo e lo European Foundation Centre, l’incontro annuale di EFSAF – European Foundations for sustainable agriculture and food, il gruppo di lavoro delle Fondazioni europee attive in ambito di agricoltura ed alimentazione sostenibile.

Secondo un nuovo rapporto ONU, per eliminare la fame mondiale in modo sostenibile entro il 2030, sarà necessario un costo aggiuntivo valutato in circa 267 miliardi di dollari l’anno. Il rapporto rileva che, nonostante i progressi compiuti negli ultimi decenni, oggi sono ancora circa 800 milioni le persone, la maggior parte in zone rurali, che ancora non hanno abbastanza cibo da mangiare. Eliminare la sottoalimentazione cronica entro il 2030 è un elemento chiave del proposto Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 2 della nuova agenda post-2015, che sarà adottata dalla comunità internazionale entro la fine dell’anno ed anche al centro della sfida Fame Zero promossa dal Segretario Generale delle Nazioni Unite.

“Sfide globali, soluzioni locali: partenariati per la diffusione di pratiche sostenibili nei sistemi alimentari e nella protezione ed uso dei suoli, al servizio del pianeta” è il tema al centro del confronto delle Fondazioni il 14 ottobre a Cascina Triulza EXPO con 70 esperti provenienti dal mondo delle Istituzioni, Nazioni Unite, Società civile. L’obiettivo comune è trovare risposte verso la costruzione di sistemi alimentari locali sempre più sostenibili, modalità sostenibili, giuste e sicure per produrre e consumare il cibo che nutre le nostre città, le nostre zone rurali e montane, le nostre famiglie e le future generazioni. I punti di partenza sono la condivisione di buone pratiche emerse da progetti sostenuti dalle Fondazioni a livello locale e globale e la costruzione di alleanze a sostegno degli sforzi di comunità resilienti attive, in Italia, in Europa e nel mondo, per trovare. Al centro dei lavori, una attenzione particolare è rivolta ai piccoli produttori agricoli, spina dorsale dei sistemi alimentari a livello locale (il 43% composta da donne) e all’uso sostenibile della Terra, risorsa naturale indispensabile per soddisfare i bisogni alimentari e di salubrità delle persone.